Progetto Metafora

Il Progetto Metafora – La Bottega delle Abilità è un progetto nato dall’esigenza da parte di una partnership tra enti pubblici e non-profit di creare un modello di welfare comunitario basato sulla condivisione di intenti e la messa in rete dei vari laboratori, facenti capo all’azienda sanitaria locale, riguardanti diverse tipologie di utenze. 

La necessità di avere un luogo fisico in cui poter rendere tangibile il lavoro compiuto dalle varie utenze ha portato alla creazione di una cordata composta dall’Associazione Mastropietro & C. ONLUS in qualità di capofila e della Cooperativa Andirivieni come enti del non-profit e dalla partecipazione dei due consorzi dei servizi socio assistenziali, IN.RE.TE. e CISS38, dell’azienda sanitaria locale TO4 e dei comuni di Cuorgnè e Ivrea in qualità di partner istituzionali.

Il progetto prevedeva tre macro-obiettivi:

1) L’inserimento sociale di soggetti fragili o in stato di bisogno.

2) La creazione di una rete territoriale di laboratori coordinati dall’Azienda Sanitaria Locale che vedranno in due locali, lo spazio fisico in cui poter narrare la loro storia e potenziare la comunicazione degli stessi.

3) Creazione di una rete coordinata che possa migliorare la rete tra pubblico (comune di Cuorgnè, comune di Ivrea, ASLTO4, Consorzi socio-assistenziali IN.RE.TE. CISS38) e realtà del sociale del Canavese.

Per raggiungere tale obiettivo i partner istituzionali, in particolare l’azienda sanitaria locale e i due consorzi, hanno messo a disposizione il loro know-how e il privato sociale ha messo in rete le varie esperienze già maturate negli anni affiancando i target del progetto nelle varie fasi.

Il progetto ha avuto una fase iniziale in cui si è costruito un tavolo che univa i partner del progetto affinché potessero programmare le azioni in essere. In questa prima fase si sono individuati dei potenziali target da inserire poi in percorsi tramite i P.A.S.S. nelle due realtà commerciali gestite dall’Associazione Mastropietro & C. ONLUS. Questo passaggio è servito da ponte tra le attività che venivano svolte nei singoli laboratori e la possibilità di sperimentare un inserimento in una realtà diversa da quella protetta del laboratorio.

In seguito sono stati attivati i P.A.S.S., poi seguiti nelle due strutture da un team di educatori coordinato dalla cooperativa Andirivieni che ha portato a potenziare una collaborazione anche rispetto alla raccolta e la creazione di oggetti all’interno dei laboratori gestiti da questa realtà. Con questa fase sono nate Le Botteghe del Possibile, tra cui anche L’Albero della Speranza.