Centro Diurno

Via G. Marconi 1

<< È una porta che dà sulla strada, che raccoglie le sfide della strada e quindi credo che non sia casuale che i percorsi maggiormente innovativi siano stati avviati proprio in questa sede >>
Tiziana

La Sede storica dell’Associazione Mastropietro & C. ONLUS si trova a Cuorgnè in Via G. Marconi 1

Proprio qui nacque il Centro Diurno, uno tra i primi progetti dell’Associazione e tuttora esistente.

Il Centro Diurno di Via Marconi è una comunità semiresidenziale per il reinserimento sociale di persone seguite dai Servizi per le Dipendenze (Ser.d) ed è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 17:00. Collegati alla struttura vi sono una serie di alloggi in cui sono ospitate utenti che non dispongono di un’abitazione.

Ogni persona inserita segue un proprio progetto individualizzato, che viene concordato con il servizio inviante. Questo è finalizzato, in linea generale, al rafforzamento e al mantenimento dell’autonomia personale; non solo dal punto di vista sociale ed economico, ma anche emotivo e relazionale. 

Le persone inserite, a seconda del progetto, ricoprono mansioni all’interno della comunità (preparazione del pranzo, pulizie, manutenzione, commissioni), svolgono colloqui con gli operatori, partecipano a riunioni organizzative e ad attività di gruppo. Soprattutto stanno assieme, imparando a conoscere “l’altro” (operatore o utente) e a farsi conoscere. 

Il punto di forza e di distinzione del lavoro di Mastropietro & C. è, infatti, la relazione interpersonale come primo strumento terapeutico. Per questo motivo viene incoraggiato un clima informale, in cui gli operatori svolgono il ruolo di punti di riferimento, facilitatori delle relazioni, mediatori, conduttori, piuttosto che un ruolo puramente direttivo. 

L’equipe è multidisciplinare ed è composta da due educatori: uno psicologo e un operatore tecnico. 

Situato negli edifici contigui alla Parrocchia di Cuorgnè, il Centro Diurno rappresenta da sempre una porta aperta sui bisogni territorio; per questo motivo collabora anche con realtà come il CISS 38 e i Centri di Salute Mentale

A differenza di un centro diurno tradizionale, quello di Via Marconi è un luogo aperto, fluido, in cui si incontrano e convivono esperienze storie di vita molto diverse e in cui si mettono da parte le categorie diagnostiche e le etichette socioeconomiche (il “tossicodipendente”, l’“ex carcerato”, lo “psichiatrico”, il “caso sociale”), per restituire alle persone la dignità di individui e scardinare la propria “categoria di disagio”, identificazione che rappresenta un ostacolo piuttosto solido (e poco trattato) nel processo di “rientro” in società. 

Lo scambio, talvolta lo scontro, con l’altro permette la messa in discussione della percezione di sé e il recupero di un’identità più complessa, che travalica il confine della diagnosi o dell’etichetta, riducendola ad uno degli aspetti che informano l’identità personale, invece che ridurre l’identità personale alla diagnosi. 

Questo avviene con un lavoro quotidiano di stimolo al confronto, rimando alla responsabilità personale (intesa non come assunzione di “colpa”, ma come consapevolezza delle proprie decisioni e azioni), rinforzo positivo, evitando il più possibile di sostituirsi alla persona, ma aiutandola a trovare il suo personale metodo di risoluzione dei problemi e, dunque, il proprio posto nel mondo.